Una volta aperta la Partita IVA, il viaggio imprenditoriale entra nel vivo. Ma attenzione, in alcuni casi non basta avere una Partita IVA attiva per iniziare a operare: ci sono diverse pratiche burocratiche e obblighi amministrativi che devono essere completati per avviare ufficialmente l'attività. Vediamo insieme quali sono i passaggi necessari per partire nel modo giusto.
Iscrizione alla Camera di Commercio
Se la tua attività è di tipo commerciale, artigianale o industriale, il primo passo dopo l’apertura della Partita IVA è l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio. Questo è un registro pubblico che tiene traccia di tutte le imprese che operano in Italia e che certifica la regolarità dell'attività. L'iscrizione è obbligatoria e deve essere fatta contestualmente all'inizio dell’attività. Si tratta di un passaggio fondamentale per poter operare legalmente nel mercato e per ottenere il certificato di iscrizione, documento che ti verrà richiesto in molte circostanze.
Insieme all'iscrizione, dovrai anche pagare il diritto camerale annuale, un contributo obbligatorio che varia in base alla dimensione dell’impresa e alla tipologia di attività.
Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA)
Per molte attività, l'iscrizione alla Camera di Commercio non basta. Se la tua impresa si inserisce nel settore commerciale, artigianale o dei servizi, dovrai presentare al Comune (o al Municipio competente) la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). La SCIA è una dichiarazione con cui notifichi all’amministrazione locale che stai per avviare un’attività economica, specificando tutti i dettagli relativi all'impresa, come la sede operativa e il tipo di attività svolta.
Una volta inviata la SCIA, potrai iniziare subito a operare senza dover attendere altre autorizzazioni, a meno che l’attività non richieda permessi specifici (ad esempio per l’ambito alimentare). Tuttavia, il Comune può effettuare controlli successivi per verificare che tutto sia conforme alla normativa vigente. È importante sapere che, in caso di mancanze o violazioni, potresti incorrere in sanzioni.
Altre autorizzazioni specifiche
In alcuni settori, oltre alla SCIA, è necessario ottenere autorizzazioni particolari per poter operare legalmente. Ad esempio, se hai intenzione di avviare un ristorante, un bar o un laboratorio alimentare, dovrai ottenere il nulla osta dall'Azienda Sanitaria Locale (ASL) competente.
Questo permesso certifica che il tuo locale rispetta tutte le norme igienico-sanitarie richieste per la preparazione e la vendita di alimenti.
Anche le attività che prevedono l’utilizzo di spazi aperti al pubblico, come i negozi o i locali di intrattenimento, possono richiedere ulteriori autorizzazioni legate alla sicurezza, come il certificato di agibilità per garantire che il luogo di lavoro rispetti le normative antincendio e di sicurezza degli edifici.
L'avvio di un'attività, dopo l'apertura della Partita IVA, richiede il completamento di una serie di adempimenti burocratici fondamentali per operare legalmente e in sicurezza. Dall'iscrizione alla Camera di Commercio all'invio della SCIA, ogni passo è essenziale per evitare problemi futuri e costruire una base solida per il successo della tua impresa.
Non sottovalutare l'importanza di affidarti a professionisti come commercialisti e consulenti del lavoro per gestire questi aspetti in modo corretto e completo. Così facendo, potrai concentrarti su ciò che conta davvero: far crescere il tuo business e portare avanti la tua visione imprenditoriale senza preoccupazioni burocratiche!